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Gli scherzi telefonici di Bart Simpson a Boe


Boe: Bar Boe?!
Bart: Pronto, c'è Al?
Boe: Al?
Bart: Sì, fa Colizzato di cognome
Boe: Aspetti che guardo... una chiamata per Al, Al Colizzato... Oh!
Non c'è nessun Al Colizzato qui?! - risate generali
Boe: Aspetta un momento, senti piccolo topo di fogna, coniglio somaro,
se riesco a scoprire chi sei, ti ammazzo!!!



Bart: Un po' di spettacolo prima della cena...
Boe: Bar Boe?!
Bart (Lisa e Maggie): C'è Mhor
Boe: Chi?
Bart: Mhor Dillow
Boe: Aspetta un momento... Mhor Dillow! Mhor Dillow! Mhor Dillow!



Boe: Bar Boe?!
Bart: C'è il signor Faccio... le iniziali sono P.P.
Boe: Un momento, controllo... P.P. Faccio è qui? Faccio P.P. qui c'è?
Faccio P.P. - risate generali
Boe: Aspetta un momento, stammi a sentire brutto pidocchioso, se ti
metto le mani addosso sei morto! Giuro che ti taglierò il cuore a
metà!!!



(Bart cerca di tirare su il morale della sorella Lisa)
Boe: Sì, Osteria Boe, è Boe che parla
Bart: C'è Dina lì?
Boe: Chi?
Bart: Dina, il cognome è Mutan
Boe: Ehm... un momento, ehm... Mutan Dina, ehi ragazzi cercano una
certa Mutan Dina! - risate generali
Boe: Oh! mutandina... sei tu, è vero?! Razza di piccolo verme codardo,
se ti metto le mani addosso ti sbudello come un pesce e mi bevo il tuo
sangue!!! Me la pagherai!



Boe: Taverna di Boe, luogo di nascita dello Springfield Manhattan
Bart: C'è Gina lì, Gina Score?
Boe: Aspetta un secondo... è qui Gina Score, Score Gina?! Ehi gente,
vogliono una certa Score Gina! - risate generali
Boe: Ehi! Aspetta un momento, stammi a sentire brutto piccolo
escremento puzzolente, se ti metto le mani addosso ti strappo le palle
degli occhi con un cavatappi!!!



(Bart, in punizione nell'ufficio del direttore Skinner, deve chiamare
Homer perennemente da Boe, anche durante il lavoro
Bart: C'è Homer
Boe: Homer chi?
Bart: Homer... Sexuale
Boe: Ora aspetta, aspetta un momento, adesso vedo: ehm... c'è Homer
Sexuale? Oh, forza - forza... su! Forza, uno di voi deve essere Homer
Sexuale?!
- risate generali
Homer (seduto al banco con una birra): Non guardare me!
Boe: Oh, no... Brutto teppista, se ti metto le mani addosso affondo i
miei denti nella tua guancia e poi ti strappo la faccia!!!
Dir. Skinner (che nel frattempo aveva preso l'altro capo del
telefono): Cosa farà, giovanotto?!



Boe: Bar Boe! Pronto, chi parla?
Bart: Pronto? Vorrei parlare con Cool, di nome fa Lou
Boe: Aspetta che vedo... Lou Cool, Lou Cool?! C'è uno al telefono che
vuole Lou Cool!
- risate generali
Boe: Stammi a sentire, piccolo vomito schifoso, un giorno di questi ti
acchiappo e ti incido il mio nome sulla schiena con una piccozza!



(Bart telefona dalla scuola insieme alla maestra Caprapal)
Boe: Bar Boe?! Un attimo, ora guardo... Ehi gente, ascoltate: sono uno
stupido idiota con una faccia da schifo e delle mega chiappe e le mie
chiappone puzzano e a me piace tanto baciarle!!!
- risate generali
Barney (seduto al banco con una birra): Questa è bella!
Boe: Aspetta un momento...



Boe: Flambé Boe?!
Bart: Sto cercando un mio amico: il cognome è Centrico e di nome fa Ego
Boe: Attenda, ora vedo... Centrico Ego! Oh, qualcuno veda se in
toilette c'è un Ego Centrico!
Tizio: Sono io Ego Centrico
Boe: Al telefono!
Tizio: Pronto?! Parla Ego Centrico
Bart: Uh... Salve!
Tizio: Chi parla?
Bart: Mi chiamo Bart Simpson
Tizio: Cosa posso fare per te, Bart?
Bart: Senta, voglio mettere le carte in tavola: questa è una
telefonata scherzo che mi si è ritorta contro, perciò ciao!
Tizio: Ti andrà meglio la prossima volta.... che giovanotto simpatico!



Boe: Bar Boe?! Parla Boe
Bart: Sì, sto cercando un certo Mucho Problem
Boe: Sì certo, solo un momento... Mucho Problem! Mucho Problem!
Allora, questo Problem Mucho viene fuori sì o no?!
Barney (seduto al banco con una birra): Ce l'hai già!!!
- risate generali
Boe: Oh, porc... sei tu, vero?! Stammi a sentire, se ti metto le mani
addosso userò la tua testa come secchio e dipingerò la mia casa con le
tue cervella!!!



(Bart telefona a Boe per tendere una trappola a Secco Jones che sta
pomiciando con la sua amata, Laura Powers, nel salotto di casa
Simpson)
Boe: Ehm... soltanto un secondo, ora vedo... Gay D'Amare?! Sto
cercando Gay D'Amare, nessuno si fa avanti? Ma perché non riesco a
trovare Gay D'Amare?!
- risate generali
Barney (seduto al banco con una birra): Forse hai degli standard troppo alti!
Boe: Brutto figlio di... se mai scoprirò chi sei, ti caccio una
salsiccia giù per la gola e ti piazzo una muta di cani affamati nel
didietro!!!
Bart: Mi chiamo Secco Jones e abito al 1094 di Evergreen Terrace
Boe: Ha-ha! Grosso errore amico... Oh, oh, sapevo che prima o poi
avrebbe toppato!



Laura (e Bart): Pronto, vorrei parlare con Miss "K", di nome fa... Lorina
Boe: Miss K. Lorina, un momento... Miss K. Lorina! Miss K. Lorina!
Forza gente mettete giù i bicchieri, Miss K. Lorina!!!
- risate generali



(durante lo sciopero degli insegnanti Boe fa il supplente nella classe
di Bart, ma durante l'appello...)
Boe: Molto bene, quando chiamo il vostro nome dovete dire "presente",
oppure "ci sono", no... dite "presente": Gina Cande - risate generali
- State buoni, c'è Cande Gina?! - risate generali
Boe: Va bene, Ok! Bollo Franco? C'è Franco Bollo?! - risate generali
Boe: Ehi! Che avete tanto da ridere...



(Mr. Burns tenta di chiamare Smithers al telefono, ma sbaglia numero)
Mr. Burns: Evviva sta suonando!
Boe: Bar Boe?!
Mr. Burns: Sto cercando un certo signor Smithers, nome di battesimo Waylon
Boe: Ah... allora lei sta cercando un certo signor Smithers, eh!!! Che
fa di nome Waylon, è giusto?! Stammi a sentire, quando ti acchiappo ti
cavo gli occhi e te li infilo giù per i pantaloni, così vedrai come ti
prendo a calci nel sedere, ok?!!! Poi ti strappo la lingua e ci
dipingo la barca!



(per una penitenza con Lisa, Homer deve fare uno scherzo telefonico)
Homer: Pronto?! Vorrei parlare con la signora Caccola, di nome fa... Sei Una
Boe: Sei Una Caccola!
Homer: D'Oh! Ma come ti permetti, se scopro chi sei ti cucio quella
boccaccia e ti faccio fare la mascotte alle Olimpiadi!!! Hai capito!



(per un breve periodo Homer sostituisce Boe al bar, ma Bart non lo sa
e tenta di fargli uno scherzo telefonico)
Homer: Sì, pronto?!
Bart: Sì, vorrei parlare col signor Von Hakaccola, di nome fa Mille
Homer: Oh, Bart! La mia prima chiamata scherzo, cosa devo fare?
Bart: Dì soltanto se qualcuno conosce Mille Von Hakaccola
Homer: Non ho afferrato
Bart: Devi gridare "mi levo una caccola"
Homer: Dov'è la gag?!
Bart: Oh, lascia perdere!

(mentre Bart partecipa ad un "reality show" ambientato nel 1895, usa
il telegrafo per fare uno scherzo a Boe)
Boe: Telegramma per Coccolami Un Pho, Coccolami Un Pho... ehi tu
ciccione là in fondo, coccolami un po' - risate generali
Boe: Quel piccolo... (tornando al telegrafo) E' in arrivo un diretto
accelerato sul piazzale dove si incontrano i tuoi stupidi binari
gialli!!

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MANTRA PSICOMAGICO PER COMBATTERE LE PAURE


Ho paura di CAMBIARE:
Per avanzare sul cammino della coscienza,
devo accettare la morte delle concezioni che ho di me stesso.

Ho paura di DESIDERE:
L’energia sessuale è sacra.
Smetto di negare me stesso e di occultarmi.

Ho paura di AMMALARE:
Le malattie corporali sono maestri che possono curare le malattie dell’anima.

Ho paura di INVECCHIARE:
Il tempo è mio alleato: mi apporta saggezza.

Ho paura di FALLIRE:
Tutto è un fallimento perchè nulla è eterno.
L’unico vero trionfo, è la realizzazione della mia Coscienza.

Ho paura di PERDERE LA SEDUZIONE:
Se mi libero dei miei desideri, la seduzione mi sembrerà inutile.

Ho paura di ESSERE UMILIATO:
Se vinco il mio orgoglio, nessuno potrà umiliarmi.

Ho paura della NOTTE:
La notte è sempre unita al giorno.

Ho paura della POVERTA’:
La creatività del mio Essere Essenziale è la mia ricchezza.

Ho paura della SOLITUDINE:
Se mi apro al mondo, tutto mi accompagna.

Ho paura di MORIRE:
La morte è un’illusione dell’ego individuale. L’Universo del quale io formo una parte, è eterno ed infinito. In una forma o nell’altra, esisterò sempre.

Ho paura della VIOLENZA:
Dominerò la mia aggressività.
Smetterò di proiettare la mia collera nel mondo.

Ho paura di NON POTER COMUNICARE:
Il mio Dio Interiore, conosce ogni forma di linguaggio.

Ho paura di NON POTER RESISTERE ALLA VERITA’:
Quello che la verità distrugge in me, è la scoria, ciò che non sono, i limiti imposti dalla trappola del passato. Lascerò affiorare il mio ego. Mi immergerò nel mio Essere Essenziale.

Ho paura di NON PROGREDIRE:
Se mi identifico con l’Universo,
mi unisco alla sua incessante espansione.

Ho paura di NON ESSERE DESIDERATO:
L’Universo mi ha dato la forza di nascere.
La Coscienza divina mi desidera.

Ho paura di NON ESSERE LOGICO:
L’Universo non obbedisce a leggi logiche.
La “logica” del cerebro umano, è pazzia per l’universo.

Ho paura di PERDERE LA DEFINIZIONE:
La somma di tutte le definizioni è la mia definizione.
Persino la non definizione mi definisce.

Ho paura di PERDERE L’IDENTITA’:
I limiti del mio ego sono utili solo per un certo tempo;
non devo afferrarmi a loro credendo che siano la mia identità.
La mia mente, obbedendo ai progetti del futuro, lotterà per espandersi,
fino a divenire ciò che è: Coscienza cosmica.

Ho paura di PERDERE LE MIE CAPACITA’:
Il mio Dio Interiore è inestinguibile.

Ho paura di PEDERE UN COMBATTIMENTO:
Perdere un combattimento non è perdere se stessi.

Ho paura che MI OBBLIGHINO A TACERE:
Se ho qualcosa da dire, lo dirò nel mondo.
Se non lo posso dire nel mondo, lo dirò nel mio paese.
Se non lo posso dire nel mio paese, lo dirò nella mia città.
Se non lo posso dire nella mia città, lo dirò nella mia casa.
Se non lo posso dire nella mia casa, lo dirò in me stesso.
Gli esseri umani formano un’unità.
Ciò che io dico a me stesso, risuonerà nell’inconscio collettivo.

Ho paura di ESSERE DERUBATO:
Ciò che mi possono rubare, non è mai stato mio.
L’Essere Essenziale è permanente.

Ho paura di RIMANERE DELUSO DALL’AMORE:
La mia certezza emozionale è amare senza essere amato.

Ho paura di RIMANERE SFIGURATO:
Se non mi identifico con il mio viso, mi integro nell’impersonalità del mio indistruttibile Essere Essenziale.

Ho paura di ESSERE STERILE:
In ogni momento l’infinito mi insemina.
L’anima è la mia figlia suprema.

Ho paura di ESSERE INCARCERATO:
Mi possono solo incarcerare nel corpo.
Il mo essere è essenzialmente libero.

Ho paura di ESSERE FERITO, AMPUTATO O SMINUITO FISICAMENTE:
Sono uno spirito che ha un corpo e non un corpo che ha uno spirito.
Anche se perderò tutto il mio corpo, continuerò ad espandermi in un’altra dimensione.

Ho paura di ESSERE INVASO:
Sono infinito e l’universo è il mio corpo.

Ho paura di ESSERE VIOLENTATO:
Violare la mia carne non è sporcare il mio spirito.

Ho paura del VUOTO:
Se smetto di identificarmi col mio ego (il vuoto dove temo di cadere), il mio Essere Essenziale cade in me.

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REQUISITI NECESSARI PER UN ATTO PSICOMAGICO


1 – La persona deve realizzare metaforicamente le predizioni o le pulsioni
I genitori che usano contro i figli in età infantile termini, frasi o parole deleterie, creano una vera e propria predizione nel figlio, che in età adulta si sentirà in dovere di realizzare ciò che gli è stato pronosticato. Quando un genitore dice: “Se ti tocchi il sesso diventerai un prostituta”, o “Se non farai il lavoro di tuo padre, morirai di fame tutta la vita” o “Se non fai il bravo, quando diventerai grande ti metteranno in carcere”, il figlio, angosciato inconsciamente da questo “comando”, si sente in obbligo di seguire quanto previsto dal genitore. Il modo migliore per liberarsi di una predizione o una pulsione, è metterla in atto metaforicamente.

2 – La persona deve fare ciò che non ha mai fatto
La famiglia, in associazione con la società e la cultura, ci veste con numerosi abiti: mangiamo gli stessi tipi di alimenti, abbiamo un numero limitato di precetti, idee, sentimenti, gesti e azioni. Per guarire bisogna cambiare il punto di vista di se stessi verso se stessi. Carlos Castaneda, chiamò a se un suo discepolo – direttore di un periodico – e gli impose di andare per strada a vendere giornali. Gudjieff invece, esigette che un suo alunno, fumatore incallito, smettesse di fumare, altrimenti non avrebbe più potuto seguire i suoi insegnamenti. L’alunno lottò duramente quattro anni per riuscire a liberarsi totalmente del fumo e quando fiero e orgoglioso di se stesso ritornò da Gurjieff, questi lo guardò e disse: “Bene, ora poi tornare a fumare”.
È necessario che si vada contro di se, per raggiungere se stessi.

3 – La persona deve comprendere che quanto più è duro e difficile l’atto, tanto più è efficace il suo risultato
Per guarire o per trovare una vera soluzione ai propri problemi, è necessaria una ferrea forza di volontà. Non poter fare ciò che desideriamo, ne non fare ciò che non desideriamo, provoca in noi una grande mancanza di autostima, capace di ingenerare depressioni e gravi malattie. Lottare intensamente per giungere ad una meta che ci pare impossibile, aumenta la nostra energia vitale. Dopo tanto impegno nel realizzare atti talvolta molto difficili o causa di attrazione sociale, la nostra personalità individuale sfuma, lasciando spazio all’essere essenziale e impersonale.

4 – La persona deve sempre terminare l’atto in forma positiva
Aggiungere male al male non serve a nulla. Nelle pratiche del regime Kosher ebreo, quando gli strumenti che sono a contatto con prodotti lattei, toccano prodotti di carne animale divenendo impuri, si scava un fosso nel terreno e si seppelliscono per diversi giorni, per poi essere dissotterrati in quanto la terra li ha purificati. In questo stesso modo, molte volte la persona deve sotterrare oggetti, foto, abiti, che sono serviti per atti di liberazione dalla sofferenza, piantando una pianta o dei fiori come simbolo di rinascita e di purezza. L’atto psicomagico deve convertire la sofferenza in qualcosa di positivo e amorevole. L’odio è un amore che non si è sviluppato per cui non può essere corrisposto. Leggendo un atto psicomagico è possibile che la persona sia inizialmente portata a pensare che metterlo in pratica sia impossibile, ma per esperienza, si può constatare che quando si comincia un atto psicomagico, si produce una misteriosa relazione tra l’intento individuale e il mondo esterno.

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4 ATTI PER VIVERE IN ARMONIA


AMARE LA PROPRIA CITTA’: Ogni mattina, prima di uscire di casa, spruzzate del profumo sulle suole delle vostre scarpe. Questo vi servirà per addolcire il vostro cammino, per cominciare la giornata con il piede giusto e per purificare il suolo che gentilmente la natura vi ha donato.


SVILUPPO DELL’EGO EMOZIONALE: Distendi la tua donna (o il tuo uomo) nel letto, nuda, baciandola dalla punta dei piedi alla radice dei capelli, molto lentamente. Bacia ogni cellula, ogni piccolo spazio del suo corpo, senza lasciare nessuna parte orfana d’amore. Mentre baci, continua a ripeterle come un mantra: “Sei amata, sei amata, sei amata”. Fai questo per almeno 4 ore, fino a raggiungere la sua essenza infinita.

ADDOLCIRE LE PAROLE: Prima di ogni conversazione importante, cospargi la tua bocca, la tua lingua, di miele. Fai in modo che le tue parole siano addolcite anche nel dolore.

POESIA: Scrivi ogni mattina una piccola poesia. La poesia è fondamentale per liberarsi da un’oppressione e trasformarla in perla.

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IL DESTINO DEI SEGRETI


Quando osserviamo una persona, possiamo in qualche modo accedere ad una parte dei segreti che la attanagliano, poiché comunicati attraverso il linguaggio del corpo. Cosa succede quando ci sono dei segreti, quando poniamo o ci pongono limiti per esprimere ciò che pensiamo, ciò che sentiamo, ciò che desideriamo, ciò che facciamo?
Ecco alcuni possibili destini dei segreti, secondo Alejandro Jodorowsky:
1.-Bruxismo: Ciò che la bocca non dice di giorno, i denti lo stridono di notte. È molto importante esprimere questi segreti che vanno accumulandosi in forma di ira, nel nostro interiore. Dobbiamo apprendere a creare azioni che materializzino i nostri desideri.
2.-Pólipi e cisti nelle corde vocali: I segreti stagnano e creano delle “borsette” nel quale rifugiarsi per non uscire alla luce. Molto spesso di tratta di segreti legati alla madre. In questi casi, dobbiamo verificare quali segreti ci hanno impedito di rivelare, tanto forti da depositarsi nella nostra gola.
3.-Balbuzie: Si perde la coordinazione, il ritmo, tra ciò che si pensa e ciò che si dice, c he può essere contraddittorio. Si vive in perenne conflitto: da una parte c’è il desiderio di esprimere ciò che si sente, ma nel medesimo istante, ci si trattiene dall’esprimersi. C’è una paura di base a lasciarsi andare, paura per ciò che è sconosciuto. Se la balbuzie sparisce col canto, perchè non utilizzarlo per esprimerci con libertà?
4.-Verborrea o attacchi di tosse: Alcuni suoni, sostituiscono ciò che viene detto. È una forma di fuga, dove le parole impediscono di giungere alla coscienza.
5.-Sordità congénita: Cos’è ciò che non vogliamo ascoltare? È un sistema di difesa per rimanere in qualche modo immuni dalle molestie, dai dolori, talvolta anche dalle emozioni. In alcune occasioni, la sordità colpisce un solo orecchio, caratterizzando il padre (orecchio destro) o la madre (orecchio sinistro)
6.-Carie: Si manifesta l’emozione della rabbia, si proibisce di esprimere l’ira considerata sporca, che si annida tra i denti. In questo modo ci blocchiamo e non possiamo manifestare i nostri desideri.
7.-Infezioni della gola: Madri che reprimono l’apertura dei propri figli, che li limitano i loro desideri, che rimangono come sacche di virus e batteri. Siamo feriti emozionalmente senza essere capaci di pronunciare alcuna parola. Non manifestiamo ciò che pensiamo, giungendo tante volte all’afonia.
8.-Eruzioni labiali: le labbra che recriminano le proprie necessità di contatto, si ammalano. La cute delle labbra si secca così tanto, che divine difficile anche alimantarsi ed esprimere amore attraverso i baci. Possiamo approfondire il problema, consapevoli che il labbro superiore rappresenta il lato intellettuale e quello inferiore il lato sessuale.
9.-Aerofagia, acidità, vomito e altri disturbi gastrici: Quando inghiottiamo ciò che desideriamo esprimere, lo stomaco non lo digerisce con facilità e reagisce con l’azione contraria.
10.-Denti storti o non allineati: I conflitti dell’albero genealogico, si mostrano attraverso i denti che “danno le spalle”. Una dentatura scorretta è il segnale di un’aggressività trattenuta.

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I SETTE LIVELLI DI COSCIENZA


1 – Molti di coloro che eleggono i nostri politici, appartengono ad un livello di coscienza animale, in cui le principali finalità di vita sono: sesso, cibo e abitazione.

2 – Quando i genitori non ti permettono di crescere, rimani ad un livello di coscienza infantile, in cui ti interessa solo giocare con la vita. Per cui ti trovi a dire sovente: dammi questo, voglio altro, dammi un premio, dammi affetto …

3 – Siamo ad un livello di coscienza romantico se pensiamo che la coppia sia la soluzione a tutti i nostri problemi. In molte occasioni cerchiamo la perfezione, finendo per accontentarci un un uomo o una donna che ci maltrattano.

4 – Quando cerchiamo di approfittarci degli altri, con lavori particolari,ci troviamo in un livello di coscienza adulto negativo. I politici, i commercianti, i banchieri, i generali e le persone senza scrupoli, appartengono a questa categoria.
Nella fase di coscienza adulta positiva, pur essendoci un provento, il fine è quello di migliorare la qualità di vita della persona.

5 – Se ci preoccupiamo del nostro ambiente e vediamo il mondo come se fosse la nostra casa, il nostro livello di coscienza è socialplanetario.

6 – Viviamo nell’universo e ci sono altre forme di vita che non conosciamo; se siamo coscienti di ciò, siamo ad un livello di coscienza cosmica.

7 – Quando si è molto sviluppati spiritualmente, quando ci troviamo innanzi a figure quali Cristo, Buddha, Maometto ….ci troviamo innanzi a livelli di coscienza divina.

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