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Individuare la Toilet Più Pulita nei Bagni Pubblici


Secondo le ricerche, l’istinto di chi entra in un bagno pubblico è quello di entrare nella toilet più lontana dall’entrata (lo fai anche tu, che leggi con quella faccia da schiaffi). E’ proprio per questo che in genere conviene fare l’esatto contrario, e cioè usare la prima toilet: essendo le meno utilizzata, è anche la più pulita.
Mi viene però un dubbio: come comportarsi quando le porte sono disposte frontalmente? Se sapeste che tutti i bagni di questa foto sono liberi, quale scegliereste d’istinto?

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Prendi il mio Sogno ti portera da me

Prendi il mio Sogno ti portera da me

Sei quella goccia.. che nel mare della mia vita, fa la differenza!
Sei l’essenza..
Sei quella tessera mancante del mio puzzle!
Sei quel profumo che, quando ti capita
di sentire, colpisce la memoria e ti apre la porta dei ricordi!
Sei quell’attimo, quei pochi secondi che non basterebbe una vita per dimenticare!
Sei tutto ciò che non può avere una spiegazione!
Non hai nessun senso..
Eppure.. Ho dannatamente bisogno di…
In
C’è un posto segreto…
Un posto dove posso osare..
 Un posto in cui non ci sono razionalità e cautela e posso danzare follemente al ritmo dei miei pensieri..
Un posto dove perdersi e ritrovarsi..
Un posto senza i rumori del mondo, senza i suoi biechi sorrisi e senza le sue regole..
E mi appoggio delicatamente ad un sospiro, assaporo quest’aria sottile.. una smorfia sul mio viso.. e penso a te..
 Qui, in questo posto segreto, nell’ angolo di cuore che porta il tuo nome…
quell’istante, in quell’inutile passare di un sorso di vita..

Si ritrovano pieni della stessa forza..
I nostri silenzi sono quei binari..
L’energia è quel bagliore di speranza che, crudelmente, li attraversa.

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Le cose che odio

Le rispostacce, i bagni tutti pisciati, le persone banali, aggressive, arroganti, depresse fracassapalle, la bresaola, quelli che danno troppa confidenza, quelli che non sanno darla, chi non sa ridere, i profondismi, seriosità e sussiego fuori posto, le uscite qualunquiste, la conseguente incomunicabilità, le buche, i ritardatari (ci sono anche io in mezzo), poi odio gli antifurti e i clacson che suonano, e qualunque altro frastuono che non rispetti l'esigenza di silenzio. Odio i luoghi troppo affollati o comuni, sporchi o puzzolenti, chi li rende tali, le piccole ingiustizie quotidiane, l'appiccicume, lo Scirocco, la vecchiaia, i capricci, la modestia, gli egotismi, le incomprensioni, i clichès, chi ne è schiavo, perdere a scacchi, il ritorno delle spiritualità orientaleggianti-paganeggianti new age facilone, chi le professa, i senza dubbi, l'ignoranza, i ciarlatani, chi dice "a mio parere" "bontà sua" e simili, la pasta scotta, la noia paresi, la cattiva digestione, il sedano, le mistificazioni, essere a disagio, l'ingiusto ostracismo verso canditi e uvette, le fucine tontologiche, il mio rapporto conflittuale con gli ombrelli, odio i sedicenti artisti, i detentori di verità, chi si identifica senza identità. Odio il 99,9% della produzione di scrittori improvvisati, odio perdere le cose o i ricordi, non suscitare interesse, le creme per il sole.. ah già, odio i mezzi pubblici, le maldicenze, le persone che puzzano e infestano l'ambiente comune, perdere misteriosamente i miei vestiti, detesto il cappuccino tiepido che poi mi cago addosso, chi rompe i silenzi perché non sa sopportarli con strambi muggiti. Detesto essere svegliato dal telefono, il traffico, i violenti e gli iracondi, chi parla di sé in terza persona, i ceci, l'acqua liscia, i freddolosi rompiballe, il caldo torrido, le occhiaie, gli smielati, il cielo color mercurio, il mal di testa , il concerto del 1 maggio, i suoi frequentatori, i discorsi dei politici, l'inciviltà, le meduse che fanno "splash" sulla schiena, chi si vanta di non guardare la tv, l'ottusaggine nelle sue varie forme (comprese le mie)... aah, poi detesto da morire le prepotenze in macchina. Come non citare i bigotti, o chi ostenta la propria sessualità definendosi disinibito (l'orgia del potere). Poi odio quelli che vedono le cose meno complesse di quanto non siano, e magari danno del complicato a me! L'indiscrezione senza professionalità, quelli che complicano le cose semplici, odio gli esibizionisti senza misura, postmoderno e dintorni, la non cultura industriale virus serializzato, gli snob, gli smorfiosi gne gne gne. La gente senza il senso dell'ironia (e dell' autoironia.. di quella non ne parliamo proprio!), gli affetti da ninfomania o satiriasi, comportamenti affettati e chi non sa smetterli mai, che ansia. Odio lo strano e l'eccesso a tutti i costi e la banalità sovrana. Odio e mi rattristo coi cervelli in poltiglia, col berlusconismo e i suoi seguaci, l'immoralità, le furberie, il cinismo agghiacciante, gli ossequiosi, detesto le femmine che vogliono fare i maschi, il cattolicesimo, l'ultracapitalismo cannibale, gli stereotipi viventi, le formalità raggelanti, la gente che perde la dignità, la speranza o la sensibilità, l'umanità, ed a volte odio me stesso e tutte le mie pigrizie e mediocrità.

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