Lo scopo di questo articolo è
quello di determinare quali sono le probabilità di vincita nel gioco del
Lotto e del superenalotto e di conseguenza valutare con quale
svantaggio ogni povero cittadino gioca contro lo Stato. Chi fosse
interessato esclusivamente ai risultati numerici può andare direttamente
alla fine dell'articolo, in cui è presente una tabella riassuntiva.
Chi ha invece un po' più di pazienza, potrà trovare da questo punto in
avanti i ragionamenti necessari per determinare i vari risultati. Per
fare questo, analizzeremo prima un altro gioco: il Lotto. I risultati
ottenuti dall'analisi del lotto ci serviranno per studiare il
Superenalotto.
Precisiamo ora le regole del gioco del Lotto: abbiamo 10 ruote, ciascuna formata da 5 numeri. Per ogni ruota si estraggono senza
restituzione 5 numeri da un'urna contenente 90 numeri. Il termine senza
restituzione sta ad indicare che una volta estratto, il numero non
viene reinserito nell'urna, di conseguenza non si può estrarre due volte
lo stesso numero.
Cominciamo col puntualizzare alcuni dettagli
matematici di calcolo combinatorio. Chiariamo inizialmente il concetto
di combinazioni semplici. Supponiamo di avere 50 persone e vogliamo
sapere in quanti modi possiamo formare una squadra di calcio (da 11
persone). Nel formare una squadra, dobbiamo seguire due regole. La prima
è che non possiamo conteggiare due volte la stessa persona all'interno
della squadra: cioè, se una persona è stata scelta fra le 50, è ovvio
che non possiamo inserirla di nuovo, perché una persona non si può
sdoppiare. L'altra regola è che non conta l'ordine con cui scelgo le
persone: posso ad esempio chiamare prima Andrea poi Biagio e poi Carlo,
ma anche prima Carlo poi Andrea e poi Biagio; alla fine le pesone che
formano la squadra non cambiano anche se vengono elencate in modo
diverso.
Una cosa simile succede anche quando estraiamo i 5 numeri
di una ruota del lotto: è come se formassimo una squadra con 5 persone
prese da un gruppo di 90. Come in una squadra non conteggiamo due volte
la stessa persona, così nel lotto non possiamo estrarre due volte lo
stesso numero. Ancora, come in una squadra non conta l'ordine delle
persone, così all'interno di una ruota non conta l'ordine dei numeri. Ad
esempio, giocando
1127 56
se esce 55 11 56 27 18 si vince il terno
ma si vincerebbe anche se uscisse 18 11 27 55 56
oppure se uscisse 11 18 27 55 56.
Per convenzione decidiamo di ordinare crescentemente i numeri estratti.
C'è una formula per calcolare il numero di combinazioni semplici di n
elementi in gruppi di k (nel caso del lotto, n = 90 e k = 5), cioè in
quanti modi, senza ripetizioni e senza considerare l'ordine degli
elementi, posso raggruppare n numeri in gruppi da k. La formula è
n * (n - 1) * … * (n - k + 1) / k! dove con k! si indica il fattoriale di k. La scritura bree di questa espressione è (n k).
Applichiamolo al caso del lotto: (90 5) = 43.949.268
Questo ci dice che su una qualunque ruota ci sono circa 43 milioni di
modi diversi di formare una cinquina. Segue immediatamente che la
probabilità di indovinare una cinquina è di 1 su 43.949.268.
Calcoliamo ora la probabilità di fare ambo: supponiamo di aver scelto 2
numeri all'interno della ruota. Rimangono tre numeri che,
indipendentemente da come variano, non pregiudicano la vincita
dell'ambo. Questi tre numeri li posso scegliere fra i restanti 88, cioè i
90 numeri del lotto tolti i due numeri fissati. I modi con cui posso
scegliere questi tre numeri sono (88 3). La probabilità di un ambo sarà
quindi di (88 3) / (90 5).
Più in generale la possibilità di indovinae n numeri (n = 2 ==> ambo, n = 3 ==> terno, ecc…) è di
(90-n 5-n) / (90 5).
Facendo i calcoli numerici otteniamo i seguenti risultati:
Ambo 1 : 400,5
Terno 1 : 11748
Quaterna 1 : 511038
Cinquina 1 : 43949268
A voi il compito di confrontare questi risultati con quelli ufficiali del gioco del Lotto.
Passiamo ora al superenalotto e cerchiamo le analogie con il lotto per
sfruttare i calcoli che abbiamo eseguito fin'ora. I sei numeri del
superenalotto sono i primi estratti delle prime sei ruote del lotto.
Dato che c'è la possibilità che il primo estratto della prima ruota sia
uguale al primo estratto di un'altra delle cinque ruote, c'è una regola
per cui si passa al secondo estratto nel caso di un numero doppio. In
questo modo siamo sicuri che tutti i numeri estratti siano diversi l'uno
dall'altro. In realtà c'è un caso particolare, ad esempio:
10 1 5 87 54
10 66 51 27 33
10 66 21 44 71
10 66 21 39 47
10 66 21 39 81
10 66 21 39 81
In questo caso teniamo il primo estratto della seconda ruota, poi il
secondo estratto della seconda ruota perchè il primo estratto è uguale a
quello della prima ruota. Poi prendiamo il terzo estratto della terza
ruota perché il primo estratto è uguale a quello della prima ruota e il
secondo estratto è uguale a quello della seconda ruota, ecc…
Arrivati alla sesta ruota, non abbiamo più numeri disponibili per cui
non è possibile determinare il sesto numero. Questa condizione è però
così improbabile (un caso su svariate decine di miliardi) che non è
nemmeno contemplato dal regolamento. Anche ai fini del calcolo delle
probabilità è del tutto inconsistente, quindi analizzaremo una versione
semplificata in cui non consideriamo questa possibilità.
Il
superenalotto può essere visto come un estrazione del lotto con una sola
ruota da 6 numeri (ma questo non è un problema perché anche nel lotto
abbiamo fatto i conti su un'unica ruota) estratti da un totale di 90
numeri.
I possibili gruppi di 6 elementi saranno (90 6) =
622.614.630 e quindi avremo una possibilità su oltre 622 milioni di
indovinare la sestina. Considerando una media statistica (molto
approssimativa) di circa 100 milioni di schedine giocate, abbiamo circa
una vincita ogni 6 estrazioni.
Calcoliamo ora la probabilità di
indovinare n numeri e partiamo dal risultato che abbiamo ottenuto dal
lotto: (90-n 6-n) / (90 6).
C'è però una variante da tenere in
considerazione: se nel lotto vogliamo giocare un terno, scriveremo sulla
schedina 3 numeri. Nel Superenalotto, invece, scriviamo comunque 6
numeri, anche se poi fra quei 6 soltanto 3 saranno giusti. Dobbiamo
perciò vedere quanti terni o più in generale quante n-uple (cioè gruppi
di n numeri) si possono formare con 6 elementi. Ancora una volta ci
viene in aiuto la nostra formuletta: (6 n)
La formula definitiva sarà (6 n) * (90-n 6-n) / (90 6).
Facendo tutti i calcoli abbiamo che:
n = 1 1 : 2,5
n = 2 1 : 49,5
n = 3 1 : 293,7
n = 4 1 : 11.356,4
n = 5 1 : 1.220.813
n = 6 1 : 622.614.630
Vediamo infine il caso del numero Jolly. Quello che ci è sempre stato
detto è la seguente affermazione: "Nel caso uno abbia indovinato un 5 ma
non un 6, c'è la possibilità di vedere se il 6 numero, quello
sbagliato, coincide con il numero Jolly". Tradotto in un'affermazione
matematicamente più corretta potrei dire: "nel caso in cui non ho
indovinato il 6 con le prime 6 cifre estratte, posso provare a vedere se
riesco a fare 6 con 7 numeri estratti" (7 = i primi 6 numeri più il
numero Jolly). E' come se fosse un lotto in cui la ruota contiene 7
numeri e io voglio indovinare una sestina. Basandosi sulla formula del
lotto, le probabilità di fare 5 + jolly sono
(90-n 7-n) / (90 7) che con n = 6 diventa (84 1) / (90 7)
cioè 1 : 88.944.947,17
In ogni caso la speranza matematica, cioè la possibilità di ottenere
dei guadagni giocando, è esclusivamente legata alla percentuale dei
ricavi che lo Stato utilizza per il montepremi. Se, ad esempio, il 60%
di una giocata viene messa nel montepremi, allora giocando per un lungo
periodo di tempo, per ogni 1000 lire giocate 600 ritornano come vincite,
mentre 400 verranno perse.
Morale della favola: statisticamente parlano, il modo migliore per guadagnare è non giocare.