Ti sussurrerò un bacio,lo farò piano, con dolcezza,
senza che tu te ne accorga..
Le mie labbra cercheranno il tuo volto
per disegnare i suoi contorni
e trasferirvi i sentimenti che hai scatenato
nel mio animo.
Ci metterò tutto l'amore del mondo,
ti donerò amicizia e serenità.
Le mie labbra cercheranno le tue in un' inebriante gioco
di emozioni che non avrà mai fine.
Volerò oltre l'immaginazione
verso un mondo nello spazio ignoto
dove la libertà inebria lo spirito e
mille desideri si intrecciano tra di loro
in un sottile gioco di pensiero
per rivivere in un intenso attimo d'amore.
Ti donerò le chiavi del giardino dei sogni,
quel luogo segreto sepolto nel tempo,
dove sapevo che un giorno saresti entrato
per posarvi un frammento di felicità.
Porterò sempre con me le tue parole,
custodirò il suono della tua voce
per ascoltarti in giornate senza sole.
Vorrei amarti come non ho mai saputo,
come si amano le cose più belle.
Vorrei amarti oltre la stessa vita,
come le cose più eteree ed impalpabili,
nell'ombra tra anima e cuore.
Amore.. ti amo
quello che voglio
Si voglio invecchiare con te , sederci su una vecchia panchina piena di scritte e di confessioni d'amore, e magari trovare pure la nostra. E poi vedere le giovani coppie che passano abbracciarsi,
baciarsi, e ricordare i nostri bei momenti.
Voglio con te costruire un famiglia,avere figli e vederli nascere, crescere, e sposarsi e vedere i nostri nipotini.
Io voglio sussurrare l'ultimo battito di quello piccolo cuore insieme a te abbracciati nel letto.
Perchè la morte è più dolce in compagnia della persona amata.
Ti amo piccola .. ♥
Noi siamo il cambiamento che vogliamo essere
Bisogna fare di tutto per raggiungere il successo, bisogna essere decisi su cosa vogliamo e bisogna porsi degli obbiettivi all'inizio non dobbiamo porci degli obbigliettivi complicati .. ma man mano che andiamo avanti obbiettivi sempre piu grandi e far si che si realizzino bisogna essere convinti e decisi su cio che aspiriamo e su ciò che vogliamo.Non sarà facile, non sarò sempre bello e ci saranno momenti davvero bassi, ma bisogna insistere e capiterà qualcosa.Se il mondo intero cerca la risposta in ciò che è fuori dall'ordinario, noi la dobbiamo cerchiamo nell'ordinario e nel quotidiano.Noi dobbiamo raggiungere traguardi che vadano oltre lo spirituale: traguardi reali, concreti.Non ci interessa essere diversi, ci interessa soltanto fare bene ed essere soddisfatti.Se dovessi dare solo due consigli su come cambiare vita, direi "fai le cose come vanno fatte" e "agisci". Il modo di avere una vita migliore c è e non e impossibile bisogna solo volerlo e si chiama La Legge dell'Attrazione è una delle leggi che governano l'Universo.
Una espressione che secondo me ne sintetizza molto efficacemente il significato è "simile attrae simile".
Energia e vibrazioni positive attraggono altra energia dello stesso tipo,e lo stesso accade per quelle negative.
Anche se il più delle volte non ce ne rendiamo conto, siamo come dei
magneti che attraggono esperienze in sintonia con l'energia e le
vibrazioni che ognuno di noi emana nell'Universo.
Quindi,essere focalizzati sul lato negativo della vita,su ciò che ancora
manca nell'esistenza di ognuno,non farà altro che attrarre ancora più
negatività e più scarsità;al contrario,pensieri positivi,pieni di gioia e
fiducia nell'Universo,attrarranno cose,persone e avvenimenti
perfettamente allineate con essi.
Ipotesi criminologiche
Dall'analisi della letteratura scientifica criminologica e dallo studio
della casistica internazionale proponiamo alcune valutazioni
criminologiche sulla possibile dinamica dell'omicidio.
(1). La madre.
Usualmente gli omicidi dei figli da parte della madre avvengono nelle seguenti circostanze:
*
nelle prime settimane di vita del bambino (solitamente entro 7-10
giorni) quando ancora la donna non si è affezionata alla sua prole
(definito infanticidio);
* quando la madre vive un'esistenza
disagiata (tossicodipendenza, alcolismo, scarsezza di mezzi di
sostentamento, generale degrado);
* quando la madre è molto giovane di età (15-18 anni);
*
quando il partner maschile è estremamente violento (magari pedofilo).
In tali casi l'omicidio viene definito in Criminologia "complesso di
Medea" ed è finalizzato a "togliere" il bambino da un'esistenza
sicuramente drammatica.
* quando la madre è affetta da un quadro
psicopatologico grave (solitamente di natura psicotica) in grado di
alterare completamente la sua coscienza in certi momenti. Alcuni studi
descrivono la personalità della donna infanticida come caratterizzata da
depressione, distacco affettivo, tendenza all'acting-out, alterazione
della realtà, ecc
In tutte le altre situazioni la madre è generalmente poco sospettabile.
(2). Il fratello maggiore.
I bambini dell'età
del fratello minore della vittima (circa 7 anni) sono tecnicamente in
grado, dal punto di vista psico-criminologico, di compiere atti
aggressivi, anche letali, nei confronti di coetanei o di altri bambini
più piccoli. Gli insegnanti delle prime classi delle elementari
conoscono bene l'aggressività che talvolta viene posta in essere da
bambini di questa età. Le motivazioni coscienti di tali atti sono
solitamente legate ad una sorta di gelosia delle cure parentali ma su di
esse agiscono anche dinamiche di immaturità generale o marcatamente
psicopatologiche che "immergono" l'azione criminale in una dimensione
ludica (semicosciente). La percezione di quello che si è fatto può
sfumare nel bambino fino alla rimozione a causa dell'impatto forte della
scena (sangue, reazione della madre eccetera). All'interno dei nuclei
familiari, in tali circostanze, i genitori possono tendere a coprire il
fatto attuando dei comportamenti di depistaggio (assumendosi anche la
responsabilità). Specie quando l'autore del crimine è l'ultimo figlio
rimasto i genitori possono tendere a preservarlo da un'esistenza marcata
dall'evento delittuoso. Alcune azioni emerse dalle investigazioni del
delitto mostrano ad esempio dei comportamenti psicologicamente
incongruenti da parte della madre, primo tra tutti quello di aver
lasciato la porta di casa aperta con all'interno un bambino di 3 anni
mentre si reca ad accompagnare a scuola il fratello maggiore.
Normalmente il medico curante del bambino, anche sotto segnalazione dei
genitori, è al corrente di eventuali sintomatologie di origine
psicopatologica del giovane paziente.
(3). Un intruso.
Un omicidio di un bambino ad
opera di un soggetto esterno al nucleo familiare della vittima
solitamente è legato alle seguenti motivazioni:
* una vendetta ad opera di un singolo o di un'organizzazione criminale;
* per impedire che il soggetto riveli altri crimini minori (es. una violenza sessuale a suo danno);
* come soddisfazione di impulsi sadici in un soggetto affetto da parafilie;
* la gelosia di maternità e della famiglia in genere in un soggetto (normalmente donna) disturbato;
* un'aggressività esasperata da intossicazione acuta da alcool o cocaina;
* un movente su base psicopatologica ad opera di un soggetto affetto da psicopatologie su base psicotica.
La
prevalenza dei moventi negli omicidi di bambini ad opera di adulti
estranei al nucleo familiare è quindi correlata ad anomalie
psico-comportamentali e parafilie. Spesso in tale categoria di assassini
si annoverano le babysitter e le "tate". Vengono considerati estranei
(intrusi) anche parenti di secondo grado (cugini, zii, cognati
eccetera).
In base a quanto esposto le ipotesi sulla
dinamica del delitto vedono quindi (in ordine di probabilità) i seguenti
responsabili: il fratellino maggiore (40%), un intruso (30%), la madre
(30%). Tali valutazioni in termini di probabilità si riferiscono
ovviamente alla sola analisi criminologica del delitto, prescindendo
quindi da riscontri investigativi che possono modificare, già nella fase
dell'analisi della scena criminis, le percentuali proposte.
Vorrei essere come lui
Nella serie sono presenti anche la sorella adottiva di Dexter, Debra che fa l'agente e poi detective di polizia, Rita, la sua fidanzata e successivamente moglie e i due giovani figli di Rita: Astor e Cody.
Il primo romanzo e la prima stagione della serie televisiva sono incentrati sulla scoperta di Dexter del suo passato represso: quando Dexter aveva tre anni, lui e suo fratello maggiore Brian sono stati testimoni dell'omicidio della madre da parte di trafficanti di droga e sono stati lasciati all'interno di un container con il corpo smembrato della madre in mezzo al suo sangue: questa esperianza ha lasciato i due fratelli emotivamente insensibili e portati alla violenza. Harry Morgan ha adottato Dexter. Brian invece viene messo in un istituto per il recupero di bambini mentalmente disturbati e, una volta dimesso, diventa un serial killer. Anni dopo lascia indizi per Dexter per creare una sorta di competizione amichevole tra i due. Quando Dexter finalmente scopre l'identità del killer permette a Brian di fuggire. Nella serie TV Dexter decide, controvoglia, di uccidere il fratello quando questi rende chiaro che non si sarebbe fermato fino a quando non avesse ucciso Debra, colpevole di essere sua rivale per le attenzioni del fratello.
Nella serie televisiva, durante uno scontro con la sua nemesi, il sergente James Doakes, Dexter dimostra notevoli capacità nel combattimento a mani nude. In seguito, Doakes scopre che Dexter si è allenato nel jujitsu negli anni di college. Scopre anche che Dexter era il miglior studente durante le lezioni di medicina ma aveva rinunciato ad una carriera di medico per diventare un esperto forense per la polizia scientifica.
Dexter Morgan è spinto ad uccidere per soddisfare la voce interiore che lui chiama il passeggero oscuro. Quando tale voce non può essere più ignorata lui permette che il passeggero oscuro sieda al posto di guida. Nella serie televisiva, parlando del suo lavoro Dexter descrive il codice come non ho mai avuto intenzione di salvare vite ma in effetti ciò è quello che faccio.
Nel terzo romanzo della serie (dal titolo Dexter in the Dark) viene rivelato tramite una terza persona narrante chiamata esso che il passeggero oscuro è una identità indipendente all'interno di Dexter invece che una costruzione psicologica deviata. Viene rivelato che esso è Moloch, una divinità adorata nell'antichità. Il passeggero oscuro fa parte della prole di esso (ottenuta tramite sacrifici umani) con cui condivide parte del proprio sapere. Ad un certo punto la prole era diventata troppo numerosa ed esso ne ha ucciso la maggior parte, alcuni di loro sono fuggiti nel nostro mondo. Nel romanzo, Dexter scopre la vera natura del passeggero oscuro quando questo lo abbandona per un breve periodo di tempo e lo costringe a cercare le possibili ragioni della propria esistenza.
Dexter si considera emotivamente distaccato dal resto delle persone: raccontando le proprie vicende si riferisce in varie occasioni agli umani come se lui non fosse uno di loro. Dexter fa spesso riferimento ad una sensazione interna di vuoto e dice di uccidere per sentirsi vivo. Dexter afferma di non avere sentimenti o coscienza e che tutte le sue risposte emotive sono parte di una recita ben organizzata per nascondere chi o cosa sia in realtà. Dexter non prova interesse nell'amore o nel sesso e considera la propria relazione con Rita come parte del proprio travestimento.
Ci sono dei varchi nella barriera emotiva di Dexter. È fedele alla propria famiglia ed in particolare al padre adottivo morto: "Se fossi capace di voler bene ad una persona avrei voluto molto bene ad Harry". Da quando Harry è morto l'unica famiglia di Dexter è rappresentata dalla sorella Debra. Alla fine del primo romanzo, Dexter ammette che non può ferire Debra o permettere a Brian di arrecarle danno perché si è affezionato a lei. Nell'ultimo episodio della seconda stagione della serie televisiva, Dexter finalmente ammette che ha bisogno delle altre persone nella propria vita.
A Dexter piacciono i bambini, trovandoli più interessanti dei loro genitori. Il rovescio della medaglia di questo aspetto è che Dexter si infuria molto quando le sue vittime hanno recato danno a dei bambini. Nel terzo romanzo della serie Dexter si accorge che Cody, il figlio di Rita, inizia a dare segni di sociopatia simili a quelli di Dexter alla stessa età e spera di potergli fornire una guida come aveva fatto Harry con lui. In un certo modo vede in Cody suo figlio. Questo fornisce anche una ragione per continuare la relazione con Rita, con cui si era fidanzato a causa di un fraintendimento (Rita aveva trovato un anello in una delle tasche di Dexter, anello proveniente da un dito amputato). L'inizio del terzo romanzo rivela che Cody non è il solo ad avere istinti violenti dato che entrambi i figli di Rita chiedono a Dexter di fare da insegnante. Alla fine Dexter prende molto seriamente il ruolo di padre adottivo di entrambi i bambini anche se tutto avviene nei suoi modi particolari. Per esempio, durante un appostamento, inizia a pensare se Cody si è lavato i denti prima di andare a letto e se Astor ha preparato il vestito per la foto scolastica. Questi pensieri lo distraggono dalla caccia della sua vittima e ciò lo infastidisce molto. Nella serie TV, Dexter devia anche dalla sua regola di uccidere solamente altri assassini per sistemare un pedofilo che stava seguendo Astor.
Durante il primo episodio della terza stagione della serie televisiva, Dexter scopre che Rita è incinta.
Dexter non ha molta affinità con gli animali, questo causa problemi quando cerca di seguire una vittima che possiede dei cuccioli. Dexter racconta di aver avuto un cane che abbaiava contro di lui fino a quando non se ne è dovuto liberare e di una tartaruga che si è nascosta nel proprio guscio fino a morire di fame pur di non aver a che fare con lui.
Il modus operandi di Dexter ha come fine non solo quello di massimizzare la soddisfazione che deriva dall'uccidere le proprie vittime come fanno tutti gli assassini seriali, ma mira a minimizzare - se non eliminare - ogni indizio che potrebbe essere utilizzato dalla polizia scientifica e si assicura che le proprie vittime non siano degli innocenti, ma a loro volta degli assassini. Dexter passa una considerevole quantità di tempo a selezionare le proprie vittime in accordo con il codice insegnatogli dal padre adottivo; assassini multipli che hanno agito senza rimorso e sono sfuggiti alla giustizia tradizionale. Dexter prepara come un rituale il sito dove effettuare l'omicidio, coprendo tutto con plastica trasparente per catturare ogni minima quantità di sangue e per non lasciare segni dell'omicidio, spesso tutto viene decorato con oggetti o tracce relativi ai crimini della vittima e, in alcuni casi, con i cadaveri delle loro vittime.
Il modo con cui Dexter cattura le proprie vittime differisce tra i libri e la serie televisiva. In quest'ultima Dexter generalmente si avvicina alle vittime da dietro ed inietta un anestetico (un tranquillizzante per animali chiamato etorfina o M99), rendendole incoscienti. L'iniezione è una tradizione iniziata con la sua prima vittima, l'infermiera dell'ospedale. In altri casi Dexter rende i propri bersagli innocui usando le braccia o una garrota per ridurre il flusso di sangue al cervello. Nei libri, come anche nella scena iniziale dell'episodio pilota della serie televisiva, si nasconde nel sedile posteriore dell'automobile della vittima e quindi usa un filo da pesca intorno alla gola quando questi si mette alla guida. Quindi minaccia la vittima di asfissiarla per costringerla a guidare fino al luogo in cui avverrà l'omicidio.
Una volta arrivati, Dexter strangola la vittima o usa il cappio per trascinarli sul luogo dell'uccisione. In tali casi le vittime vengono anestetizzate dopo essere state informate del suo verdetto. Quando la vittima riprende conoscenza si ritrova nuda ed immobilizzata su una tavola con della plastica per alimenti o, in caso di vittime particolarmente forti, con del nastro adesivo. Nel caso non lo abbia già fatto Dexter parla con la vittima illustrando le prove dei loro crimini. Nei romanzi il metodo comprende una ulteriore esplorazione con vari coltelli molto affilati, nella serie televisiva il metodo preferito consiste in una ferita letale al cuore, gola o stomaco con armi di vario tipo. Il metodo viene variato in alcuni casi a seconda della vittima: Brian viene ucciso tagliandogli la gola con un coltello da cucina, un capo gang viene ucciso con un colpo di machete al cuore e colpisce Lila con un coltello. Inoltre uccide il killer di sua madre, Jimenez Santos, allo stesso modo con cui sua madre era stata uccisa: smembrandolo con una sega elettrica.
Poco prima dell'omicidio Dexter colleziona dei trofei dalle vittime per poter ricordare l'esperienza. Tipicamente Dexter taglia la guancia della vittima con un bisturi sotto l'occhio destro e colleziona un campione di sangue che conserva con dei vetrini da laboratorio. Nella serie televisiva, Dexter conserva i campioni di sangue delle vittime in un contenitore di legno che nasconde all'interno del condizionatore dell'aria del suo appartamento a Palm Terrace (Miami, FL), nei romanzi i campioni vengono conservati in una scatola di palissandro nella sua libreria.
Alla fine, le vittime vengono fatte a pezzi, chiuse in sacchi per la spazzatura che vengono appesantiti con dei sassi presi dal porto in cui tiene la barca. I sacchi sono sigillati con il nastro adesivo e quindi gettati in mare dalla barca in una posizione ben precisa nell'Oceano. Nella serie televisiva il punto in cui i cadaveri vengono scaricati viene scoperto da alcuni sub e questo costringe Dexter a portare i corpi più a largo in modo che vengano presi dalla corrente del golfo e portati in mare aperto.
Sia la serie televisiva che il primo romanzo della serie rivelano che Dexter ed il suo fratello maggiore Brian furono rinchiusi da bambini in un conteiner nel porto di Miami per due giorni. Circondati dai cadaveri, affamati e seduti nel sangue delle vittime. Uno dei cadaveri era quello della madre dei due bambini. Un trafficante di droga aveva ucciso lei ed altre persone con una sega elettrica ed i due bambini avevano assistito a tutta la scena. Dexter fu adottato dal detective Harry Morgan mentre Brian fu lasciato alla assistenza sociale. Dexter non venne a conoscenza di questo se non da adulto quando incontrò il fratello alla fine di una indagine per omicidio.
Nella serie televisiva viene spiegato che Harry è stato il poliziotto che ha trovato Dexter ed il fratello mentre questo fatto non è presente nei romanzi. Una ulteriore differenza è data dalla figura della madre di Dexter che nella serie televisiva viene descritta come una informatrice della polizia con cui Harry stava avendo una relazione extraconiugale. Alla fine del primo romanzo viene fatto intendere che Harry avesse sempre saputo dell'esistenza del fratello di Dexter ma aveva deciso di non adottarlo in quanto più grande e quindi più probabilmente traumatizzato dall'assassinio della madre.
Nei libri il fratello di Dexter è conosciuto semplicemente come Brian, quando Dexter era piccolo aveva problemi a dire Brian così chiama il fratello Biney. Nella serie televisiva la madre di Dexter è Laura Moser. Sempre nella serie televisiva il nome del padre di Dexter è Joe Driscoll ma Dexter non riesce a trovare alcuna traccia più vecchia di 30 anni. L'unico punto di contatto tra padre e figlio avviene quando un giovane Dexter invia al padre una lettera di ringraziamento per una trasfusione di sangue che ha ricevuto dopo un incidente (viene spiegato che Dexter ha un gruppo sanguigno raro). Dato che Harry aveva convinto Driscoll a donare il sangue in segreto, Dexter non scopre da dove il sangue proviene. Il padre viene ucciso da Brian con una iniezione di insulina per simulare un attacco di cuore e viene rivelato che Driscoll aveva ricevuto la visita di un antennista tv poco prima la sua morte ed una anziana vicina di casa riconosce Brian come tale riparatore. Il corpo di Driscoll viene cremato prima che Dexter possa ottenere delle prove. Poco prima della fine del primo libro Brian e Dexter si incontrano in uno container simile a quello in cui sono stati trovati da bambini e Brian racconta quello che era successo. Per quello che ne sapeva uno dei corpi che li circondavano poteva essere quello di loro padre.